Sogni. Scomodi sogni

by Libero di Cambiare
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I sogni sono indispensabili. Ma se si scontrano con la realtà, fanno male.

Sogno da quando sono bambino. In continuazione. Lo so, non sono un alieno. Lo fanno tutti, chi più chi meno. Ma c’è una parte della vita in cui i sogni prendono il sopravvento, sono al potere, ed è ovviamente la giovinezza.

Ricordo sempre con piacere gli anni intorno ai diciotto. Sicuramente anni di ingenuità, in cui affronti la vita cercando connessioni, significati, ma anche riscontri ed approvazione. Anni di costruzione della tua personalità, e di delusioni cocenti, anche per motivi che poi, rivisti dall’alto della tua maturità, ti fanno sorridere…

E di sogni, appunto. Sono anni in cui sembri avere energie infinite, ci sono momenti in cui ti pare che il mondo sia lì a tua disposizione, pronto ad essere conquistato. Chiedi, e ti sarà dato… E quindi il contesto per i sogni è ideale. I sogni sono al potere, instaurano una “piacevole tirannia”.

Una breve illusione

Ma sappiamo bene che è una fase destinata a durare poco. Arrivano mutamenti rapidi e profondi nelle nostre vite, sia che si vada fuori sede per l’università, sia che si approcci il mondo del lavoro; se poi si diventa madre o padre, le responsabilità non sono neppure da discutere.

Così i sogni, cha magari facevi fin da bambino, perdono progressivamente terreno, arretrano nella loro “riserva”, come un popolo sconfitto. Accedi sempre più di rado a quell’area della tua mente, non ne hai il tempo, o non lo trovi. O più semplicemente, inizi a pensare che sognare sia inutile.

Foto di The Pixelman da Pixabay

E qui comincia quel processo che ti porta progressivamente ad abbandonare la tua parte più vera. Perchè siamo d’accordo che sia la vita concreta quella che va privilegiata, sia che si debba mettere energie in una carriera, sia che si debba badare alla propria famiglia. Normale quindi profondere energie in ciò che si fa, focalizzarsi sulla professionalità, sui risultati, magari sull’immagine che gli altri hanno di te, così importante per sentirsi “conformi”.

Ma alla fine della tua giornata, quando chiudi alla tue spalle la porta di casa, a volte qualcosa non quadra, qualcosa finisce per mancarti. Non per forza. Non sempre. Ma a volte accade. Ed hai la sensazione che la tua routine quotidiana stia rubando pian piano la tua vita.

Ho provato quella sensazione migliaia di volte, ed ogni volta con qualche sfumatura diversa; difficile da descrivere, ma la mia mente ogni volta è come se mi fornisse un indizio per arrivare a comporre l’enigma.

Una reazione paradossale

Già, perchè il paradosso era che a fronte di quella sensazione, la reazione più istintiva non era quella di cercare alternative per impostare un cambiamento che mi avrebbe portato verso la soddifazione di me; no, mi rintanavo sempre di più nel guscio delle mie certezze, come una lumaca spaventata.

Uno dei periodi più negativi della mia esistenza, fatto di luce scarsa e panorami piatti, ha certamente coinciso con il tentativo, fortunatamente fallito, di incarcerare per sempre i miei sogni, in nome di una sicurezza che sapeva di ripetitività e di codardia.

Foto di ImaArtist da Pixabay

Ma se lo ascolti, il problema è che il sogno diventa scomodo. Sognare è fantastico, ma è quando ritorni alla tua realtà, che la distanza che c’è fra le due condizioni di vita si palesa. E fa male, un male cane.

E lì devi far vedere che ci sei, che ci sei davvero. Perchè la tentazione di lasciar perdere e di accendere la tv per annegare le ondate dolorose, è forte. Del resto, se il dolore è intenso, il primo pensiero che viene è cercare un analgesico, giusto? Indagarne le cause è certo più complicato.

Ma se dai il giusto spazio a quel disagio, cominci a guardarti dentro per davvero. E magari a capire cosa puoi e cosa non puoi sopportare, nella vita. E soprattuto, ad accettare il fatto che non puoi sempre fuggire dal disagio, se vuoi realizzare qualcosa per te stesso.

I sogni, se li lasci fare, ti porteranno avanti nella vita, ma non certo su una strada comoda e già nota; sarà più probabilmente un percorso impegnativo e pieno di cambi di programma, a volte frustranti. Ma ti daranno la possibilità di provare di nuovo soddisfazione.

I sogni bussavano alla mia porta ed io regolarmente mi facevo negare. Con stupida tenacia, li respingevo regolarmente. Fortunatamente hanno continuato a bussare…

Foto iniziale di ImaArtist da Pixabay

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