SE L’ATMOSFERA E’ DIVERSA

by Libero di Cambiare
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Il cambiamento che arriva silenzioso

Hai il tuo lavoro, hai i tuoi orari. Hai la tua marca di caffè preferita, che ormai prepari usando le capsule; contengono una quantità ottimizzata di caffè, riducono i tempi di preparazione al minimo possibile. La vecchia moka è nello stipetto, con il suo carico di ricordi. E’ obsoleta, un macchinario antiquato. Anche se non puoi fare a meno di rimpiangerla un po’.

Tutte le operazioni di ogni giorno, tutte uguali per tutti ed un poco differenti per ognuno di noi, per ogni famiglia. La routine. Ci accompagna ogni giorno, a casa e fuori. Sul lavoro è una serie di operazioni così lunga e complessa che se provi a descriverla ti spaventi, ad un terzo ti sei già stancato. Vale per le operazioni pratiche, ma anche per gli atteggiamenti mentali, per le modalità in cui la tua mente si dispone, a seconda delle differenti situazioni che, ciclicamente, si manifestano nella vita lavorativa di tutti i giorni.

Così si produce, giorno dopo giorno, un atteggiamento mentale, un tuo “modo di stare” sul posto di lavoro, che è tendenzialmente sempre lo stesso, in condizioni normali. Di fatto si crea un’atmosfera particolare; ogni ambiente di lavoro ha la sua, nel bene e nel male. L’atmosfera è stabile, ma tutto sommato serve poco per cambiarla. Un collega che va in pensione, e che serviva da riferimento per determinate operazioni. Una nuova collega che viene trasferita nell’unità operativa. Eventi normali. A volte però, non funziona così.

Qualcosa di differente

A volte qualcosa è differente, ma tu non sai dire perchè. E’ avvenuto un cambiamento, ma non lo sai identificare. Arrivi al lavoro alla solita ora, prendi il solito caffè (tendenzialmente schifoso) alla macchinetta, e poi via, cominci a lavorare, ed entri nel solito flusso più o meno isterico delle tue competenze. I soliti problemi tecnici, i soliti scorni con colleghi vari, che non la vedranno mai come te, riguardo al lavoro.

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Ma c’è qualcosa che non torna, e se solo ti concedi il lusso di fermarti a pensare un momento, ad osservare il tuo ambiente, non puoi non sentirla. Sì, il lavoro si complica sempre di più (anche se dicono tutti che lo stanno semplificando), le procedure cambiano, ci sono novità normative, organizzative, interpretative…ma tutto tendenzialmente è rimasto lo stesso, e tu lo sai.

Non è il lavoro tecnico il problema. Il cambiamento, quello che avviene silenziosamente, è soprattutto un cambiamento mentale. E non lo vedi nelle carte che tratti, nei pezzi che monti, nelle strategie che concordi con i superiori e che comunicherai, con ogni tatto possibile, ai tuoi collaboratori. Il cambiamento lo leggi nei visi dei colleghi, lo ascolti nei loro toni di voce. Il cambiamento in questo senso non è un’evoluzione, e se lo è, non è percepita certo in questo modo.

La motivazione che non c’è

Il cambiamento silenzioso che è avvenuto, e che magari ti stupisce manifestandosi con qualche collega che dà in escandescenze davanti ad un normale problema di lavoro, è spesso una caduta di motivazioni, una sfiducia nel sistema, nella voglia dell’azienda di eccellere di nuovo, nella capacità di un paese di essere ancora al centro di iniziative economiche che coinvolgano tutti noi in progetti veri, sfidanti, a lungo respiro. Progetti che rispecchino la voglia, che abbiamo tutti, di sentirci importanti, a prescindere dal livello e dal prestigio del nostro ruolo.

Quel cambio di atmosfera è probabilmente l’inizio di un decadimento, che noi singoli non potremo arrestare. Ma è anche un’opportunità. Preziosa. E se non sarà l’opportunità di rilanciarsi per l’azienda in cui lavoriamo, potrebbe essere per noi la chance per pensare a qualcosa di più. Per credere che possiamo meritare altro.

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